L’Aeroporto Internazionale di Delhi è situato nel sud-ovest di Delhi, in India. È l’aeroporto maggiormente frequentato in India e nell’Asia meridionale. Fu inizialmente gestito dalla Indian Air Force, fino a quando la sua gestione fu trasferita all’Autorità Aeroportuale dell’India. Nel maggio 2006, la gestione dello scalo è passata sotto la Delhi International Airport Limited (DIAL),responsabile dell’espansione e della modernizzazione dell’aeroporto.

L’aeroporto, inizialmente conosciuto come Palam Airport, fu costruito intorno alla Seconda guerra mondiale per essere utilizzato come uno scalo dell’aeronautica militare indiana, l’Indian Air Force e aveva una capacità di circa 1.300 passeggeri all’ora. Con l’ulteriore incremento del traffico aereo sia in termini di passeggeri he in termini di merci negli anni settanta, fu costruito un terminal aggiuntivo. In occasione dell’inaugurazione del nuovo terminal internazionale (Terminal 2) a forma trapezoidale, il 2 maggio 1986, l’aeroporto fu rinominato Indira Gandhi International (IGI) Airport. Il terminal internazionale ha nove gate d’imbarco.

A partire dal 2022 è considerato il settimo aeroporto più trafficato del mondo ed il secondo per capacità di posti a sedere. 

Il primo giugno 2022 l’aeroporto di Delhi diventa il primo dell’India a funzionare interamente con energia idroelettrica e solare e ha installato 5 nuove macchine a raggi X presso l’area dei controlli di sicurezza arrivando a un totale di 18 macchine a raggi X.

L’aeroporto ha 3 piste quasi parallele, 11R/29L lunga 4.430m, 28/10 lunga 3.813 metri e 27/09 lunga 2.816 metri e con l’aumentare del traffico aereo, si sta provvedendo alla costruzione di una quarta pista parallela alla 11R/29L.

Indira Gandhi, unica figlia del primo ministro indiano Nehru, nasce il 19 novembre del 1917. Quando si sposa, acquisisce il nome dal marito Feroze Gandhi, che non era in alcun modo imparentato con il Mahatma Gandhi. 

Il 19 gennaio 1966 Indira Gandhi diventa primo ministro: è la prima donna a rivestire un ruolo pubblico così strategico nella storia dell’India. All’inizio degli anni ’80, Indira decide di espugnare con l’esercito il Tempio d’oro d’Amritsar dove, dopo una sommossa, avevano trovato rifugio gli irriducibili del gruppo estremista sikh in lotta per l’indipendenza del Punjab indiano. 

Nel 1984 Indira Gandhi viene uccisa in un attentato da due guardie del corpo di etnia sikh. La stessa sorte, per mano delle tigri Tamil, toccherà a suo figlio e successore, Rajiv.

 

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